Dopo aver sentito suonare Francesco Maria Veracini a Venezia, Tartini sentì il bisogno di ritirarsi in centro Italia per perfezionarsi ulteriormente dal punto di visita tecnico. Successivamente fece elaborare degli archetti modificati secondo le sue esigenze esecutive, quindi più lunghi del normale. Per mantenersi andò a suonare presso il Teatro della Fenice di Ancona.