Lungo i passi di una vita
Lungo i passi di una vita
Giuseppe Tartini è partito da Pirano per arrivare a stabilirsi a Padova dopo aver viaggiato molto per studio e per concerti. Fu il primo violinista d'Europa: con i suoi studi e la sua didattica influenzò profondamente le tecniche esecutive e l'arte della musica nell'età dell'Illuminismo.
Giuseppe Tartini nacque nel 1692 a Pirano, nell’odierna Slovenia, e morì a Padova nel 1770. Alla sua epoca entrambe le città erano parte della Serenissima Repubblica di Venezia. Nato in una ricca e importante famiglia piranese, negli anni giovanili compì molti spostamenti, da Ancona ad Assisi, da Roma a Bologna, a Venezia, e poi Fano, Milano, Palermo. Documentati anche nei suoi scritti, quei viaggi hanno alimentato nel tempo tutta una serie di leggende, che si sono legate indissolubilmente alla sua figura: la più nota è il sogno, da cui nacque il "Trillo del Diavolo".
In gioventù fu abilissimo spadaccino, ma la passione che lo accompagnò poi per tutta la vita, fu la musica strumentale. Questa particolare inclinazione per l'esecuzione e la creazione musicale lo condusse a comporre 130 concerti e più di 175 sonate per violino. Nel 1723 la sua fama di musicista valse a Tartini, insieme ad altre stelle europee dello spettacolo, la chiamata a Praga a per i festeggiamenti dedicati all’incoronazione boema dell’imperatore Carlo VI. Una volta tornato a Padova profuse il suo impegno come "Primo violino e capo di concerto" nell'orchestra della Basilica di Sant'Antonio. Contemporaneamente si dedicò all’insegnamento della musica: una variegata schiera di allievi provenienti da ogni parte d’Europa gli meritò il titolo di Maestro delle Nazioni.
Nella fase più matura la sua attenzione si concentrò sugli aspetti teorici della didattica, sulla tecnologia degli strumenti musicali, sulla fisica del suono, argomenti su cui scrisse anche trattati, che tanta attenzione e discussione destarono tra i contemporanei e che sono ancora attuali.
Durante la sua lunga vita Tartini scrisse moltissime lettere a familiari, allievi, amici e colleghi. Brani di queste lettere accompagnano il nostro percorso per darci un ritratto a tutto tondo della sua figura di protagonista europeo dell’epoca dei Lumi.
In questo primo itinerario ripercorriamo questa vita intensa, scoprendo i luoghi che hanno visto Giuseppe Tartini vivere, lavorare, amare e diffondere i suoni della sua musica.