IL SUONO DI TARTINI / TARTINIJEV ZVOK
• Nel primo concerto ascolteremo tre famose sonate di Tartini, due tra le più belle della prima raccolta a stampa pubblicata da Le Cene nel 1734, accanto a brani inediti del musicista lombardo Gasparo Visconti, più anziano di Tartini e legato a lui per la pubblicazione di un’edizione di concerti a violino e orchestra. Il nome del violinista Pisendel, primo violino della cappella di corte a Dresda è invece legato a Tartini perché, venuto in Italia per procurarsi musiche dei grandi maestri italiani, raccolse moltissime copie di musiche di Tartini che vennero poi eseguite alla Hofkappelle di Dresda. Galuppi, operista chiamato a San Pietroburgo da Caterina di Russia, incontrò Tartini a Venezia, mentre Platti, nato a Padova e formatosi a Venezia, fu attivo in Germania, ed è significativo per la struttura preclassica delle sue sonate. Di rara esecuzione un movimento di un Concerto di Tartini trascritto per cembalo da Leonhard Frischmuth e pubblicato dallo stesso presso uno stampatore olandese in una raccolta di 6 concerti di Tartini “accomodati” per cembalo. L’interesse dell’operazione non è tanto strettamente legata alla musica in sé, quanto al fatto che l’interesse per Tartini fosse vivo a metà Settecento anche tra cembalisti e perfino tra gli allievi di Bach. Non va dimenticato che proprio un figlio di Bach, Johann Christian, compose un concerto “alla maniera di Tartini”.... • Gli allievi di Tartini vengono messi a confronto col maestro nel repertorio presentato nel secondo concerto dell’8 aprile. Due Sonate di Tartini a violino e cembalo incorniciano la produzione inedita delle sonate di allievi formatisi con Tartini e attivi in Germania, come Fracassini a Bamberga o in Francia come La Hussaye. Mentre di Naumann, famoso operista a Dresda e nei paesi scandinavi, ci rimangono ricche testimonianze biografiche e informazioni dettagliate sul periodo di studio e sulle lezioni apprese da Tartini. I CONCERTI Pensati per offrire una panoramica della produzione tartiniana, ma anche per ascoltare musiche di autori vicini a Tartini e cogliere le influenze del Maestro sulle composizioni degli allievi, gli appuntamenti che il Conservatorio di Trieste è lieto di offrire al pubblico presentano varie proposte inedite. Il concerto dell’8 marzo e quello dell’8 aprile ci offrono il repertorio da camera a violino e cembalo, mentre il 20 maggio, il 5 giugno e il 19 settembre i solisti saranno accompagnati da un organico orchestrale. Tutti gli ensemble proposti hanno fatto dell’interpretazione della musica antica collegata alla ricerca musicologica il loro punto di eccellenza. Appuntamento particolarmente significativo il concerto del 6 settembre, in cui saranno gli studenti dell’orchestra barocca dei conservatori italiani a far rivivere il suono di Tartini.
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