IL SUONO DI TARTINI / TARTINIJEV ZVOK
L’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori ha debuttato ufficialmente il 30 aprile del 2016 a Palermo presso la Chiesa di San Mamiliano e da allora ha proseguito costantemente la sua attività. I repertori affrontati fino ad oggi hanno spaziato dalla musica profana a quella sacra del barocco europeo di grandi autori come di alcuni compositori meno noti con rare, se non prime esecuzioni in contesti assai prestigiosi e con un costante riscontro di pubblico. Nel 2019 sono previste esecuzioni del repertorio del grande barocco italiano con concerti “monografici” dedicati al compositore palermitano Bonaventura Aliotti, a Giuseppe Tartini e a Francesco Gasparini, di cui saranno registrate musiche inedite. L’attività dell’orchestra ha coinvolto oltre 20 Conservatori sparsi sul territorio italiano e la quasi totalità degli strumenti tra archi, fiati e percussioni con l’aggiunta di voci soliste e coro. La stampa nazionale si è occupata di questa Orchestra con recensioni assai lusinghiere, definendola ”un gruppo quasi perfetto, che non impallidisce davanti ai più noti ensemble specializzati.”( Mauro Mariani sul “Giornale della Musica”). Il progetto su Giuseppe Tartini , a cura di Enrico Gatti, Marcello Gatti, Gaetano Nasillo e Marie Rouquié è stato pensato in vista del 250° anniversario dalla sua morte, con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza e l’amore verso questo autore. Con questo spirito quattro differenti “tutors”, docenti presso scuole di rinomanza internazionale, e appassionati interpreti tartiniani trasmetteranno la loro esperienza ai giovani musicisti dell’orchestra barocca dei conservatori italiani. Enrico Gatti (violino), Marie Rouquié (violino), Gaetano Nasillo (violoncello) e Marcello Gatti (flauto traversiere) guideranno - sia in modalità di alternanza che di condivisione - un progetto orchestrale alla scoperta dei concerti che il Maestro delle Nazioni ha composto in massima parte per le esecuzioni presso la Basilica di Sant’Antonio in Padova (come nel caso dei concerti “festivi” che prevedevano l’impiego di strumenti a fiato), ma anche di alcune composizioni di più intima e riservata natura. Nel programma figurano anche una delle sonate a 4 parti composte per le accademie dell’epoca ed un concerto grosso che Giulio Meneghini (allievo e successore di Tartini presso la basilica) ha tratto da una delle sonate op.1 del Maestro. Orchestra barocca dei Conservatori italiani Enrico Gatti, Marie Rouquié, Gaetano Nasillo, Marcello Gatti - tutors
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