Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
9 INTRODUZIONE La biografia si compone di un testo principale, distribuito sulle quattro facciate di un unico foglio, arricchito da aggiunte sia della stessa mano, in epoca posteriore, sia di una seconda mano, la stessa che ha copiato la lettera a padre Martini. Dall’esame della grafia l’autore della biografia risulta essere Antonio Vandini, violoncellista e amico di Tartini. 41 Questo testo presenta una forte somiglianza con il testo dell’ Orazione del Fanzago, re- citata dall’abate in occasione delle celebrazioni per la morte del violinista tenutesi il 31 marzo del 1770 e poi stampata, nello stesso anno, con l’aggiunta di note, un’appendice biografica e un’incisione con il ritratto del defunto Tartini. 42 Le corrispondenze tra i due documenti, analizzate da Petrobelli nel primo volume da lui pubblicato, 43 sono tali da indicare con discreta sicurezza che il Fanzago si sia servito della biografia manoscritta per la redazione della sua orazione. A supporto delle informazioni biografiche compaiono nei due testi diversi riferimenti a lettere del compositore o riferite allo stesso, evidente- mente presenti agli scriventi ma successivamente perdute. Entro la biografia, incontriamo due riferimenti, entrambi aggiunti in nota. Il primo nella nota 3: Conservasi lettere a dì d’oggi nella famiglia di un padre di S an Franc esc o grande, 44 nativo di Pirano, a cui era stato raccomandato, nelle quali leggesi, che il sig no r Gioseppe era tanto ostinato nel giocho della spada, che iscorgiendo niuno potergli star a fronte, divisato avea di passar a Napoli, o in Franza per erigersi in Maestro. Non lasciava però di vista il violino, in cui andava bensì facendo lenti progressi. La seconda lettera è scritta dallo stesso Tartini per rifiutare l’offerta fattagli per mezzo del maestro di cappella di Brescia Paris Algisi, per un impiego a Londra: 45 La lettera di risposta cominciava col passo del vangelo, quid prodest homini si totum mun- dum lucretur, anime vero sue detrimentum patiatur. [in nota] Si ritrova in esser questa lettera fra i scritti del Tartini La lettera in questione risulta quindi essere stata conservata dal violinista tra i suoi scritti negli anni successivi alla vicenda, almeno fino alla data di stesura del testo, che Petrobelli 41 Per l’esame della grafia del documento cfr. Petrobelli, 1968: pp. 72-79. 42 Fanzago, 1770. 43 Petrobelli, 1968: pp. 28-68. 44 La chiesa di san Francesco d’Assisi a Padova (attualmente in via san Francesco) fu chiamata per secoli san Francesco Grande, per differenziarla dalla chiesa di san Francesco Piccolo, scomparsa nel secolo XVI. L’autore della missiva apparteneva quindi al convento dei Frati Francescani minori in Padova e doveva aver conservato questa lettera fino al momento della stesura del manoscritto. 45 Come nel caso precedente, le informazioni vengono puntualmente riportate dal Fanzago, che però omette o ridimensiona i dettagli sulle fonti epistolari. Vedi Fanzago, 1770: p. 35.
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