Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

332 bisogno io stesso. Di questo eravate gi a notizia, perché ve l’ho data, e ve la confermo. La conclusione è chiara. Circa il mio testamento è affatto superflua la vostra premura, e la inculcatami con più lettere dal v ost ro fratello sig no r Giuseppe, ch’è di non dar luogo in casa alla moglie del d otto r Pietro, conservando per altro la unione di famiglia, e gl’interessi comuni. Ho sempre inteso unione d’animo, e non di persona, e così intendo, e intenderò sempre. Voi mi accennate la provisione di candele, di pesce salato, e di moscato. La provisone di candele mi è necessaria affatto, e questa col mio denaro, che rimborsarò al sig no r Pezzi quando mi scriverete il costo. I cievali 114 salati, e il moscato (se verr ) li gradirò assai: i cievali per bisogno della famiglia, il moscato per mia gola. Con mia sorpresa poi ho ricevuto le grazie della nipote sig no ra Anna nei tre tramessi arrivati appunto oggi in casa mia. La giornata d’oggi piena per me di vari imbrogli non mi d tempo di risponder alla cordial issi ma, e compit issi ma sua lettera, alla quale voglio, e devo risponder con l’animo più quieto. Fate intanto voi per me le mie parti con la medema, e fatele di cuore, come farò anch’io tra poco benché per lettera. Se tutti noi fossimo del cuore della medema, staressimo assai meglio; pazienza: sunt mala mixta bonis. Son poi arcicurioso di saper, e veder il destino del viaggio del d otto r Pietro. Se verr , sar accolto da vero fratello, e Dio sa qual consolazione infinita mi sarebbe il vederlo qui innanzi morte, ma senza la moglie, perché non so di che umor sia, e qual possa esser la tanta premura della medema di venir da me con suo marito. Può esser buona, e onesta, può esser torbida, e pericolosa: Iddio proveder a tutto. Vi abbraccio di cuore, come faccio a tutta la famiglia nostra, e sempre più sono v ost ro affe zionatissi mo zio Giuseppe Tartini 182. Tartini al nipote Pietro [fuori:] All’Ill ustrissi mo Sig no re P ad rone Col endissi mo Al Sig no r Cap itan o Pietro Tartini Pirano [dentro:] Padova li 5 febbraio 1770 Sig no r nipote car issi mo, ho ricevuto la car issi ma v ost ra, e i due tramessi sono in mano del sig no r Pezzi che 114 Forma dialettale veneta di ‘cefalo’.

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