Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

328 nota. In tal caso non si possono evitar i disturbi al sig no r Salvator M ari a, che per forza dovrebbe entrarvi in questo affare; e l’onest , e il dovere ci obbliga ad evitarglieli. Ma, replico, il d otto r Pietro deve in ciò dirigerci tutti, e ad esso raccomando efficacem en te questo punto con abbracciarlo di cuore, come faccio con tutti di casa. Attenderò poi con impazienza la notizia del concordato fra voi altri, che desidero sia fatto con tal fonda- mento, che stabilisca, e confermi per sempre quella tal unione cristiana in famiglia, che vi dia bene in questa, e nell’altra vita. Vi abbraccio di cuore, e son sempre più v ost ro affe zionatissi mo zio Giuseppe Tartini 178. Tartini al nipote Pietro Padova li 29 Agosto 1769 Sig no r nipote car issi mo, sia finalm en te ringraziato, e benedetto Dio, che dopo tante angustie d’animo che ho sofferto, oltre quelle del corpo, mi concede avanti morte la grazia unica, e grande che gli ho chiesta, e ch’è la concordia e pace della famiglia. Egli faccia per coronar i suoi doni, che sia puram en te cristiana, e non umana, acciò sia durabile in questo mondo, e profittevole nell’altro per tutti noi. Mi fate poi ridere anche senza voglia difendendovi a punta di spada dalle mie doglianze. Io non entro in scrutinio del fatto: solam en te vi pongo in considerazione un vecchio, infermo, consumato d’animo, e di corpo dalle fati- che, il quale aspettando la morte di giorno in giorno, e dandosi fretta di stabilire non per sé, ma per voi tutti un vero bene, ha trovato urti, dissidj, contrasti etc . Non siate tanto suista 110 quando bisogna, ponetevi negli altrui panni, e toccarete con mano che non vi è alle volte proporzione da ragione a ragione, benché vi sia la ragione da ambe le parti. Vengo ai nostri bisogni. L’investitura 111 proposta dei beni del Marenzi ascendente a duc ati 4000, e più, può aver l’effetto, se possono accordarsi le seguenti condizioni. Prima: io posso darvi i mille ducati di più dei 3000, ma non posso poi supplire a quanto mi ero esibito col d otto r Pietro. Tocca a voi altri far lo scandaglio di ciò che vi torna più il conto (per me credo l’investitura, ma mi rimetto). Seconda: alla mia morte i miei mobili tutti vengono a voi altri oltre a quel poco denaro che può rimanermi per i miei bisogni. Se presentem en te non posso supplire a tutto, certo è che se ora si dettermini l’investitura, allora intendo che con i detti mobili, e denaro (oltre altre cose in specie di 110 «Suista è voce meno adottata d’egoista», Cfr. Tommaseo, 1838: p. 853. 111 Il termine “investitura” è qui utilizzato nell’accezione di derivazione medievale e quindi come sino- nimo di “immissione nel possesso” e quindi, in questo caso, acquisto.

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