Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

319 LETTERE 172. Tartini a G.B. Martini [fuori:] Al M o lto Rev eren do P ad re P ad rone Col endissi mo Il P ad re Gio vanni Batt ist a Martini Bologna [dentro:] M o lto rev eren do p ad re p ad rone col endissi mo, ho ricevuto la benign issi ma di v ost ra riv eren za, che sempre più mi d segno della bont che per me conserva. Non so che dire. Se colgo nel vero, diamo gloria a Dio, che si vale del men che nulla per voler scoperti que’ tali principj che sembrano di ap- partenere alla sola musica, ma in realt appartengono a cose infinitam en te maggiori. L’approvazione di m onsieu r Rousseau 105 influir molt issi mo al mio fine principale, e nel mio caso si verifica il testo: salutem ex inimicis nostris. Intanto noi italiani che abbiamo avuto sempre il primo luogo nella musica, e che per noi si è diffusa alle altre nazioni, dobbiamo aggradire che da noi si facciano le ulteriori scoperte; né a questo ef- fetto importa che sia più l’uno che l’altro di noi: basta che siano utili, e vere. Per la mia parte confesso a v ost ra riv eren za la mia poltroneria: oh quanto mi sarebbe stato più caro d’impararle da un altro che o me le avesse insegnate, o le avesse pubblicate a beneficio comune, non mi sarei invecchiato innanzi tempo. Tuttavolta e v ost ra riv eren za, ed io facciamo più volentieri la volont di Dio: ella per la sua, ed io per la mia strada. Egli ci ha mosso, egli ci conduca a buon fine, e tutto sia per la sua maggior gloria. Con questa occasione le notifico due cose. La prima si è (ed è al caso) che tra pochi giorni perverr o in mano di v ost ra riv eren za, o del p ad re Riccati una piccola mia dissertazione manoscritta per esser costì essaminata a tutto rigore. Pretendo dimostrare con questa (consiste in un foglio) che le ragioni siano arm oni che a priori, non geom e- tri che, né aritm eti che, e lo siano per propria intrinseca natura indipendentem en te da scienza, da arbitrio, e da determinata proporzione, sicché qualunque data ragione, soli- taria e separata da proporzione, o serie, sia per sé armonica. Se ciò si verifichi dimostra- tivam en te, e fisicam en te come appare nella dissertazione, v ostra r iverenza vede subito le important issi me conseguenze che ne derivano. Finora il matem ati co mondo si è fatto, e si fa forte sulla geometria. Se il mio assunto è vero, dopo quasi duemill’anni si verificar il testo di Platone, che chiaram en te chiama ministra la geometria della scienza armonica da lui posseduta, ma sempre occultata. La seconda si è che parlando ieri con sig no r d o n Antonio della mia premura di proveder v ostra r iverenza di buon tabacco senza poterlo trovare, egli mi ha dato un lume che mi è stato car issi mo, ma non mi d tempo di farne la prova, perché parte domani per costì. Lo cercherò dunque con tutta premura, e se lo trovo tale che me ne possa assicurare lo addizionerò in Venezia al p ad re Paolucci. Per ora 105 Jean-Jacques Rousseau (1712-1778). Cfr. "Système" in Rousseau, 1768: pp. 474-498.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=