Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
311 LETTERE si tratta di salvar la vita, si attacca (come dice il proverbio) anche ai spini. Le confesso per altro, che se la clemenza della nostra sovrana p ad rona assente al proposto partito, sicché questa mia discepola arrivi alla fortuna di esser ricevuta al di lei serviggio, que- sta è per me la massima consolazione della mia vecchiaia, sicuro che s ua a ltezza r eale elet trice si compiacer di averla acquistata; e che la giovine in tutta Europa non poteva desiderarsi miglior fortuna di tal sovrana p ad rona. Iddio faccia per sua misericordia, che così succeda, e intanto pregandola di darmi qualche precisa notizia del giorno di sua partenza per Napoli acciò io le possa mandar in tempo quanto le ho promesso, e dandole mille cordial issi mi abbraccj, mi rassegno sempre più di v ostra s ignoria m o lto ill ust re cordial issi mo devot issi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 3 Ottobre 1766 164. Tartini a un Giovanni, probabilmente J.G. Naumann Padova li 6 Ottobre 1766 Sig no r Giovanni mio sig no re e p ad rone amat issi mo, e stimat issi mo, acciò ella, ed io possiamo aver il nostro intento per ciò che appartiene all’accordo del cembalo, con la qui inclusa Si presenti all’ill ustrissi mo sig no r Lodovico Terzi che alloggia in corte di Ca’ Barbaro a S anta Fosca. Il monocordo ch’ella ha veduto qui, presentem en te è in di lui mani con tutta la necessaria istruzione per uso del medesimo. Comeché cotesto è un nobile signore dilettante che vuol sapere le cose per le sue ragioni, e principj, ed è mio benign issi mo p ad rone, così nel caso presente intendo giovar ed al mio p ad rone, e ad ella, perché ambedue insieme potranno far la prova su’l fatto, e si dirigeranno reciprocam en te, esso per le sue scientifiche cognizioni, ed ella per la maggior pratica che ha del cembalo. Fatta la prova, ella in una striscia di carta (a norma delle misure de’ Sartori) si copj la pianta del monocordo; e quando sar a Napoli, senza im- broglio di portarselo seco lo far fare in Napoli, giacché com’ella ha veduto, e vedr , è cosa ben facile, e piana. Circa poi l’altro nostro affare la supplico di non aver difficolt alcuna di comunicar la mia lettera al sig no r ab at e Terzi, a cui scrivo che venga da ella per leggerla, e per consultare tra loro due, se così va bene. Questo è un passo necessario per assicurar l’affare, giacché il sig no r ab at e decider se ciò basti, o no per il nostro intento. Importa bensì il segreto, che raccomando efficacem en te al sig no r ab at e, a cui deve pre- mer di osservarlo gelosam en te. Io l’accompagno col cuore nel suo viaggio, ed arrivato in
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