Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

302 Torno alla mia piaga, e ringrazio Dio che v ostra r iverenza mi conosce abbastanza per credermi incapace di pazzia si spaccata. Ma intanto il mondo cattivo può pensare che io sia stato d’accordo con chi ha fatto fare il rame per pubblicar di mio consenso le mie lodi. Disfido tutto il mondo a trovarsi in circostanza più cattiva, più maledetta di questa in cui mi trovo io, benché non solo innocente, ma in oltre sforzato unicam en te dalle di lei premure a farmi far lo schizzo, che vuol dire a fare un sacrificio per un buon p ad rone, il quale mi ha chiesto per il di lui fine di fare una cosa contro il mio tempera- mento, e però per forza. È un gran pezzo che per grazia di Dio il mondo mi è andato in odio abbastanza. Ma dopo questo caso l’odio mi è cresciuto talm en te che se potessi nascondermi a tutto il genere umano, cosicché nulla più si sapesse mai di me né vivo, né morto, pagarei la vita stessa. v ostra r iverenza mi difenda appresso tutti, e preghi Dio per me che mi dia la pazienza necessaria, perché son stato per impazzire per due giorni intieri. Le umilio i miei rispetti, e mi rassegno di v ostra r iverenza um ilissi mo devot issi mo obl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 11 decembre 1761 155. Tartini a G.B. Martini [fuori:] Al M o lto Rev eren do P ad re P ad rone Col endissi mo Il P ad re Gio vanni Batt ist a Martini M aest ro di Capella in S an Franc esc o di Bologna [dentro:] M o lto rev eren do p ad re p ad rone col endissi mo, cotesti sono i due famos issi mi sig no ri fratelli Pla 94 , de’ quali ho anticipato a v ostra r iverenza la notizia con altra mia. È troppo giusto ch’essi conoscano v ostra r iverenza , nostro onore, e gloria d’Italia; e che v ostra r iverenza conosca loro, gloria, e onore della nostra universal professione. Insomma Iddio fa gli uomini, e poi li accompagna. Per mia parte le confesso con quella sincerit che corre tra noi due, che ho ricevuto come una grazia singolare di s an Antonio, l’incontro di conoscerli, di sentirli, e di trattarli per qualche giorno. È certo che Iddio si è voluto distintam en te glorificare tra noi con cotesti due soggetti, ed io li ho risguardati, e li risguarderò come un santuario. V ostra r iverenza se li goda, com’essi faranno di ella, e tutti tre insieme si ricordino di me, come faccio, e 94 Cfr. Beryl Kenyon de Pascual, "Pla", in Ng.

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