Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
28 L’opera 148 finalmente stampata fu ricevuta da Martini nel 1743. 149 Tartini mostra poi la sua stima per le capacit compositive del bolognese nella lettera del 17 gennaio 1737, nella quale lo prega di inviare un oratorio (che definisce “famoso”) fatto eseguire a San Venanzio in Camerino. Tartini ricorda di averlo ascoltato insieme a Vandini nella funzione tenutasi nelle Marche nel 1735 e come lo desiderasse per farlo eseguire presso l’oratorio filippino in Padova, durante il periodo del carnevale. […] Si scieglie quest’oratorio per l’ottimo di tutti, e il sig no r d o n Antonio et io siamo stati li suggeritori della scielta. Qui le do parola e impegno il mio onore, che non le sar copiato, ma tal quale lei lo mander , le sar sino costì rimandato senza spesa alcuna, com’è il dovere. Si è voluto che io le scriva, et le porga la suplica, ma con mio rossore sebben con tutta la premura. […] La suplica è un poco insolente, ma la colpa non è mia; meza è di v ostra r iverenza , che compone cose preziose; et l’altra meza è di chi mi ha comandato positivam en te che le scriva, e che non faccia di meno, o sì o nò che io abbia in risposta. […] 150 Questa lettera conferma ancora una volta il rapporto privilegiato che legava i due. Il responsabile dell’iniziativa, “pa d re Antonio Trevisolo in S an Tomaso”, si era rivolto a Tartini per ottenere un favore particolare da Martini. Molti anni dopo, in occasione della stampa del Trattato di musica secondo la vera scienza dell’armonia Tartini approfitta dell’amico per lo smercio delle copie nel bologne- se, come si apprende da una serie di lettere di poco successive alla pubblicazione: [Padova 9 agosto 1754] […] Ecco finalm en te il consaputo libro, di cui saranno con questa mia presentate due copie a vostra riverenza dal signor Lelio dalla Volpe: una per vostra riverenza, l’altra per l’illustrissimo signor d otto r Balbi, a cui umilj i miei cordial issi mi rispetti. In mani dello stesso signor Lelio dalla Volpe vi saranno dodeci copie da esitare cost . Mi raccomando efficacem en te a vostra riverenza, acciò ed ella, e i di lei amici e corrispondenti contribuiscano quanto si può all’esito sollecito delle suddette copie, sebben il prezzo sar un po’ alto a cagione della gran quantit di figure musicali. […] 151 148 Sonate d’Intavolatura per l’Organo e il Cembalo, dedicate a sua Eccellenza il Sig.r Conte Cornelio Pepoli Musotti, Amsterdam, Le Cène, 1742. 149 Martini non era pienamente soddisfatto della stampa, in quanto questa conteneva “varj errori” che si augurava potessero essere corretti prima della pubblicazione. Si veda la sua lettera a Le Cène del 12 giugno 1743 (I-Bc, S2678) e sui successivi rapporti tra Martini e l’editore (poi con il successore dello stesso, De La Coste) Busi, 1891: pp. 353-363. 150 Lettera 11. 151 Lettera 112.
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