Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

2 teorico-musicale con G.B. Martini, 14 Anna Laura Bellina ha trascritto sette lettere del Museo Correr di Venezia, 15 poi discusse qualche anno dopo in uno studio di Margherita Canale, 16 Sergio Cella ha curato il volume Inediti tartiniani in cui vengono trascritte le lettere di Trieste, mentre Luca Del Fra ha pubblicato l’intero sostanzioso carteggio con Riccati. 17 Il primo tentativo di raccolta completa e sistematica delle lettere autografe di Giuseppe Tartini è stato tentato da Pierluigi Petrobelli intorno alla met dello scorso secolo, ma è rimasto incompiuto. 18 Lo stesso Petrobelli descrive nel 1997 lo stato dei lavori sulla corrispondenza, nell’articolo Per un’edizione delle lettere di Tartini . 19 Come segnala Petrobelli, l’urgenza della pubblicazione dell’epistolario di Tartini risulta chia- ra nel momento in cui si siano conosciute le oltre 200 lettere ad oggi disponibili. 20 Queste si rivelano fondamentali per delineare la personalit di un artista poliedrico e interessante, sia dal punto di vista professionale che umano. L’utilit dell’epistolario è incrementata da una gran quantit di informazioni preziose su personaggi e vicende del Settecento musicale italiano, sugli scambi culturali tra diverse regioni europee e sulla vita quotidiana in terra veneta. Questo lavoro nasce quindi dalla volont di fornire uno strumento aggiornato che possa essere utile alle future ricerche sulla vita e sull’attivit di Giuseppe Tartini, perso- naggio chiave per la storia culturale veneta e europea. La variet degli argomenti trattati nelle lettere ne consente diverse letture. Possono essere fonte di spunti biografici e filologici, di approfondimenti sull’evoluzione della pe- dagogia musicale, sulla storia della cultura, delle idee e dell’estetica musicale. Alcuni arti- coli hanno gi messo in luce l’importanza di questo materiale come supporto alla ricerca in ambito tartiniano e nel campo degli studi sul secolo XVIII. Nel 1962 Diether Rouvel utilizzò il citato gruppo di lettere svedesi per delineare una storia della musica alla corte di Waldeck in Arolsen; Petrobelli si avvale di una lettera a G.B. Martini in uno studio sulla cronaca teatrale e la prassi esecutiva alla met del Settecento. Per quanto concerne gli studi prettamente tartiniani, occorre citare innanzitutto il volume di Petrobelli del ’68 sulle fonti biografiche, 21 in cui se ne fa largo uso. Esistono poi altri contributi usciti a cavallo tra XX e XXI secolo che fanno riferimento al materiale epistolare nell’appro- pubblicazioni che saranno indicate nell’elenco generale delle lettere. 14 Cavallini, 1980. 15 Bellina, 1991: pp. 298-303. 16 Canale, 1994. 17 Del Fra, 2007. 18 Il lavoro di ricerca e trascrizione delle fonti, svolto con la collaborazione degli allora allievi Roberto Grisley, Gloria Staffieri e Pierpaolo Polzonetti, iniziò intorno all’anno 1947. Cfr. Petrobelli, 1997: pp. 9-16. 19 Petrobelli, 2002: pp. 71-80. 20 Ibidem: p. 72. 21 Petrobelli, 1968.

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