Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

18 brevi (come quello verso Bologna), lo è meno nel caso del viaggio del 1735 a Camerino. Sembra improbabile che in questo ultimo caso siano riusciti a prestare normale servizio in Cappella. 92 La supplica del violoncellista Giuseppe Dall’Oglio datata 1732 in cui chiede di poter “suonare gratis con cotta in cantoria […] particolarmente in quelle funzioni in cui talvolta non potesse intervenire don Antonio Vandini” 93 conferma una certa frequenza nelle assenze del primo violoncello del Santo. È possibile dunque che alcune suppliche siano andate perse o che, come credo, anche Antonio Vandini ricevesse al Santo un trattamento particolare che lo esentava da alcuni obblighi. Esiste inoltre una lettera di Vandini a Martini in cui si menziona l’intenzione di Tartini di recarsi a Bologna e di proseguire forse verso Pesaro in compagnia dell’amico: 94 […] La prego dir al p adre Musiani mio p ad rone che dica al sig no r Ambrogio che n o n sarò a Bolog n a che alli 11, o 12, perché non partirò che doppo li 7 del venturo giorno di s anta Giustina, 95 poiché la funzione di Pesaro n o n si fa che alli 20, se pure vi andremo, perché ho paura che il sig no r Tartini n o n ne vorr in corpo se n o n è più che impegnato, egli p er quanto scrive sar li 7 in Bolog n a […] Lo stesso Tartini in altra lettera 96 a Martini allude a un suo passaggio per Bologna: […] Riccordi al medemo il rosolino per mia moglie, ch’è di quello di Sabadino Fioresi. Ne comprai costì nel mio passaggio di quello del Zamboni, ma gli riesce troppo gagliardo. […] Tartini potrebbe insomma aver viaggiato molto più di quanto si è finora ipotizzato, soprattutto nella prima fase della sua carriera, almeno fino al 1740. Se è probabile che gli anni compresi tra il ritorno da Ancona e la partenza per Praga siano stati i più attivi e movimentati, è però arbitrario ricondurre tutti i suoi spostamenti a quel breve lasso di tempo. Basandoci sulla cronologia dei carteggi tra Martini e i due musicisti del Santo sembra possibile che Tartini si sia recato a Bologna negli anni compresi tra il 1726 e il 1730, abbia lì conosciuto personalmente padre Martini iniziando successivamente a carteggiare con lui. È probabile d’altra parte che la prossimit con l’ordine francescano abbia giocato un ruolo nell’amicizia e nel rapporto professionale tra Tartini e Martini. Sono nu- merose le conoscenze condivise in ambiente francescano sebbene sia impossibile pe- netrarne i minimi dettagli. Nella corrispondenza tartiniana le lettere a Martini sono, 92 Per i capitolari del XVIII secolo contenenti gli obblighi dei musicisti della Cappella antoniana cfr. Dalla Vecchia, 1995: pp. 31-36. 93 Boscolo-Pietribiasi: 1997: p. 141. 94 I-Bc, s.d., S5550. 95 Il giorno di santa Giustina da Padova è il 7 ottobre. 96 Lettera 10.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=