Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

11 INTRODUZIONE Ho moglie uniforme di sentimento, e non ho figli. Siamo contentissimi del nostro stato, e se vi è in noi qualche desiderio, non è pel di più. La idea poi di quel bene che ciascuno si forma a suo modo, formata gi in me da tanti anni, stabilita, e fatta più che natura, è incommutabile con qualunque altra modificazione di vita. Volendo poi dar conto del pensiero di Tartini riguardo le alterazioni delle altrui com- posizioni, l’autore trascrive interamente una lettera del 1766 diretta ad un musicista dilettante veneziano: Illustriss imo sig nore sig nore padr one colendiss imo , ho ricevuta, e consegnata la seconda parte dell’Opera quinta del Corelli ridotta in concerti dal Geminiani, al copista da me gi soddisfatto per la copia della prima. Circa la variazione che non le piace, e vuol cambiata, v ostra s ignoria illustriss ima mi perdoni, in hoc non laudo. Né ella, né io, né quanti siamo, possiamo ragionevolmente arrogarsi questa libert . Si può per forza, ma ingiuriando il compositore; troppe sono le cose musicali che non incontrano i genj particolari. Ella deve accordarmi che non per questo chi non le gradisce ha autorit di cam- biarle: ha bensì autorit di non volerle per proprio uso. Ma che a lei accomodi tutta l’opera: non accomodi quella variazione, e però la voglia cambiata a fronte di tutta l’opera ottima, e approvata, durus est sermo hic, almeno alle mie orecchie. Da buon servitore le dico il mio sentimento, e poi ella faccia pure quello che le par, e piace. Ma su questo punto mi rescriva, e decida, perché il copista da me ha ricevuto l’ordine di non proseguire la copia quando sia arrivato a quel segno, se prima non è da me avvisato di ciò che deve fare. La supplico de’ miei profondissimi rispetti a s ua e ccellenza padrona, e con tutto l’ossequio mi rassegno, e confermo di v ostra s ignoria illustriss ima umil issimo devot issimo obblig atissimo servitore Giuseppe Tartini Padova li 23 Febbraio 1766 L’ultima missiva citata dal Fanzago fu inviata da Tartini ad Angelo Gabrielli, dedicatario della dissertazione tartiniana Dei Principj dell’Armonia Musicale contenuta nel Diatonico Genere . 54 In data 30 gennaio 1767 Tartini scriveva: Quest’opera, che chiama il mio vecchio Trattato di Musica , ed una mia recente risposta ad un critico del detto trattato, la quale tra pochi giorni sar in tue mani, formano, e sono realmente l’ombra di quel corpo, che dovr publicamente comparire. Il “corpo” a cui Tartini fa riferimento corrisponde probabilmente al Trattato della te- oria del suono , scritto di carattere teorico-matematico di cui il padre Giovanni Alberto Colombo, 55 professore di astronomia e fisica presso l’universit di Padova, avrebbe do- 54 Fanzago, 1770: p. 48. 55 Colombo, Giovanni Alberto (?‑1770 ca.). Monaco cassinese nato a Venezia nei primi decenni del

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