Archivi
Il Catalogo tematico delle composizioni
La realizzazione di un catalogo tematico delle composizioni di Giuseppe Tartini ha dovuto tener conto di varie problematiche: prima tra tutte la mancanza di indicazioni chiaramente definibili per la datazione delle composizioni a partire dalle fonti pervenuteci. Accanto a ciò, dallo studio degli autografi si evidenzia il fatto che Tartini tornò spesso sulle sue composizioni, rivedendole e modificandole nel corso degli anni. Inoltre la tradizione manoscritta, prevalentemente operata dagli allievi, risente di fasi diverse di copiatura e di conseguenti tradizioni manoscritte risalenti a periodi a volte distanti nel tempo.
Le catalogazioni storiche dell'opera compositiva di Giuseppe Tartini fin qui effettuate, perciò, sono tutte organizzate in forma sistematica, suddividendo le opere per tonalità, e non in forma cronologica secondo la data di composizione.
L'indagine sulla produzione musicale di Tartini ha a disposizione alcuni strumenti catalografici relativi ai concerti per violino e orchestra e alle sonate per violino.
Il catalogo redatto da Minos Dounias nel 1935 (M. Dounias, Die Violinkonzerte Giuseppe Tartinis als Ausdruck einer Künstlerpersönlichkeit und einer Kulturepoche, Wolfenbüttel-Berlin, Georg Kallmeyer Verlag 1935) è tuttora usato per i concerti per violino di Tartini, che vengono identificati attraverso la sigla D (Dounias) seguita dal numero progressivo presente nel catalogo. Dal 1935, anno di pubblicazione di questo studio, però, sono emersi vari fondi musicali con materiali tartiniani e della sua cerchia, che integrano i dati in esso riportati.
Il lavoro più aggiornato sui concerti è la tesi di dottorato del 2010 di Margherita Canale: I concerti solistici di Giuseppe Tartini. Testimoni, tradizione e catalogo tematico (http://paduaresearch.cab.unipd.it/3658/). I dati relativi ai concerti presenti nel catalogo tematico consultabile online sul sito discovertartini.eu sono stati importati dal catalogo digitale realizzato da Canale per la tesi di dottorato.
I lavori di Paul Brainard sulle sonate (P. Brainard, Le sonate per violino di Giuseppe Tartini: catalogo tematico, Milano, Carisch 1975; P. Brainard, Le sonate a tre di Giuseppe Tartini un sunto bibliografico, RIdM, 1969, pp.102-126) sono impostati anch’essi in modo sistematico e presentano un’indagine più aggiornata sulle fonti, sebbene dal 1975 altre informazioni siano emerse. Ricerche successive hanno approfondito aspetti settoriali della produzione musicale del maestro di Pirano.
Il problema di fondo relativo al catalogo delle composizioni di Giuseppe Tartini riguarda l’ordinamento e la numerazione delle opere note. Da una parte il catalogo ancora in uso per i concerti (Dounias) è tuttora di riferimento per le singole opere, per cui la sigla D seguita da un numero arabo (D 4, D120…) compare in pubblicazioni relative alla produzione di Giuseppe Tartini, in edizioni discografiche, esecuzioni dal vivo ecc. Purtroppo però la numerazione Dounias è organizzata in successione senza soluzione di continuità, con numero progressivo (da 1 a 125) in un sistema chiuso, che non consente nuovi inserimenti all’interno delle diverse tonalità senza alterare la numerazione pregressa. Brainard sviluppa invece un sistema più flessibile nel suo catalogo, isolando le sonate della stessa tonalità e facendo ripartire la numerazione da 1 per ogni gruppo tonale (A1, A2…G1, G2). Questo sistema consente successivi inserimenti senza dover procedere a un nuova numerazione complessiva ed è preferibile.
Nell'approntare un nuovo catalogo, viste le difficoltà di mantenere la numerazione Dounias, è stata presa in considerazione una nuova numerazione aperta, simile a quella usata da Brainard. Il criterio catalografico impiegato ha inoltre tenuto conto di una logica che potesse essere estesa in modo omogeneo alla catalogazione di tutta la produzione tartiniana, con suddivisione per generi e categorie trattati in modo uniforme. Sull’esperienza di cataloghi di altri autori si è proposta una tipologia applicabile a tutti i generi della produzione di Tartini (sonate per violino e basso, sonate a 3, sonate a 4, musica sacra ecc.). La nuova numerazione, secondo quanto già realizzato da Canale, utilizza la sigla GT (Giuseppe Tartini) seguita da numeri e lettere per le tonalità. L'analogia con il criterio usato da Brainard offre l'opportunità di recuperare le stesse sigle e numerazioni già impiegate nella catalogazione delle sonate. Inoltre, nel caso dell’identificazione di nuove opere (relative a generi già presenti nella produzione di Tartini o anche di nuovi generi) la catalogazione aperta consente integrazioni e nuovi inserimenti.
L’elaborazione del catalogo tematico digitale consente interrogazioni e ricerche integrate. Nel caso del catalogo tematico consultabile sul sito discovertartini.eu il programma è stato modellato per la prima volta in Italia e in Slovenia sul software del progetto MerMEId con la consulenza dei Bibliotecari della Royal Danish Library di Copenhagen.
Presentazione del software MerMEId e dei criteri di accesso e utilizzo del Catalogo
(http://www.kb.dk/en/nb/dcm/projekter/mermeid.html)